domenica 25 dicembre 2011

Sulla ruota di Venezia

Mi giro e rigiro tra le coperte e non riesco a trovare una posizione a me gradita.
Sudavo e facevi vezzi per sentirmi meno solo, stavo sciogliendo le mie catene.
Pratica consueta.
Capii subito che la notte non sarebbe stata delle migliori ma mai mi sarei immaginato fino a tal punto.

Immerso nell'abisso dei miei ricordi, cominciai a costruire castelli di sabbia rossa e aria che all'improvviso svanirono. Senza ricordo, svanirono.
Tutto di un fiato mi ritrovai in un bagno, c'era una vasca da bagno..
Era come piaceva a me, staccata dal muro, solitaria.
Vicino al normale rubinetto c'erano dei pomelli dorati che mi seducevano, le forme erano morbide e antiche, mi corteggiavano.
Avevo percepito un senso di terrore.
Nudo mi immergo.
Svito i pomelli.
Brividi e sdegno mi assalirono, solo questo ricordo.
Flutti di sangue sgorgavano dal quel rubinetto, impetuosi e continui.
Sangue rosso, vivido e tempestoso, le gocce mi macchiavano il viso.
La vasca si riempiva sempre più di quel fetido colore rosso, mi invadeva.
Mi dimenavo come anima in mezzo alle bolge. Cominciai a chiudere i pomelli.
Ci riuscì.
Non soddisfatto, uscì gocciolante e volli rivedere quel fiume di sangue.
Sgorgava ancora sangue impetuoso.
Non so per quanto tempo rimasi fisso ad osservare ogni singola goccia che cadeva.
Ricordo solo di essermi risvegliato e aver visto il mio telefonino accendersi.
Era arrivato un sms..
Sogni premonitori, non tanto.
Buon Natale.

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